Come parli quando vendi? Bella domanda. Anche le nostre parole possono infatti contribuire a rendere una vendita efficace oppure, di contro, possono lasciare nel cliente dubbi e perplessità. Diventa perciò fondamentale non dare nulla per scontato e preparare con un’adeguata formazione i nostri farmacisti.
Come trasformare i consigli del farmacista in vendite per la farmacia
Il linguaggio della vendita deve essere necessariamente assertivo, perché deve esprimere la sicurezza del consiglio di un professionista e di un esperto. Diversamente, l’insicurezza si esprimerà anche attraverso la comunicazione non verbale e para-verbale. Questa incide per il 93% sull’efficacia della comunicazione.
Nonostante questo, rileviamo spesso sul campo l’utilizzo di parole inadeguate per questione di modo e di tempo e di semantica. Come affermano anche molti siti specializzati del settore, la comunicazione e il marketing relazionale con il cliente sono oggi fondamentali
Le “frasi più ascoltate” in farmacia
“Potrebbe utilizzare questo prodotto”, “Le consiglierei di prendere…”, “Potrei darle questo prodotto”, “Quando finirà il trattamento mi farà sapere…”.
Il modo dei verbi della vendita è l’indicativo e il tempo è il presente, quindi evitiamo di usare il condizionale e l’indicativo futuro. È necessario, ancora, evitare di usare verbi ed espressioni che esprimono incertezza. Si pensi ad esempio a espressioni come: “Proviamo ad utilizzare questo prodotto e poi vediamo”, “Cominciamo con questo e vediamo come va”.
Se fossi un cliente ti sentiresti rassicurato da queste frasi? Molto diverso è sentirsi dire “Le consiglio di utilizzare questo prodotto…”, “Quando finisce il trattamento mi fa sapere…”. Fai attenzione alle parole che utilizzi e fa in modo che contribuiscano a rendere soddisfatti i tuoi clienti. Anche da questi dettagli dipendono le tue vendite, ecco perché è sempre bene rivolgersi a chi fa consulenza per farmacie di mestiere.
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