Ci siamo imbattute in una sponsorizzata che ha subito attirato la nostra attenzione e non solo quella. Il mittente è un e-commerce di farmaci e prodotti per la salute e il benessere. Il messaggio recita “Davvero vai ancora in farmacia?”, sottendendo il seguente ragionamento:
- la farmacia è un luogo dove si vendono farmaci e prodotti.
- l’e-commerce fornisce gli stessi prodotti a prezzi più competitivi, senza file e attese
- per i primi due punti, non conviene andare in farmacia.
L’aspetto su cui riflettere seriamente è l’equazione farmacia = luogo in cui si vendono prodotti. In realtà, non possiamo negare che la farmacia sia un’attività commerciale. Riflettiamo però su un aspetto che è valido per tutte le attività commerciali: quanto è importante la componente “professionale”, cioè il consiglio e la consulenza sia da un punto di vista del contenuto che della forma.
Il farmacista oltre gli aspetti commerciali
Abbiamo sentito spesso i farmacisti ribadire con veemenza di essere dei “professionisti”, così come abbiamo colto il loro viver male l’eccessiva attenzione al prezzo e agli aspetti commerciali (qualcuno si è disinnamorato della propria professione anche per questo!) che caratterizza il canale negli ultimi anni.
Partiamo dal presupposto che essere iscritti ad un albo professionale conferisce lo status di professionista ma riempire di contenuti interessanti per il cliente questo titolo è un’altra cosa. A ben pensarci, il fatto di essere un professionista, non può esonerare il farmacista dall’essere valutato anche su fattori commerciali. Il punto è che molto probabilmente sia la gestione degli aspetti commerciali che di quelli professionali (consiglio e consulenza) è migliorabile. La prima spesso si appiattisce nella movimentazione della leva prezzo in una logica binaria di sconti sì/sconti no, la seconda nel rispondere in modo esaustivo alle domande poste dal cliente. In realtà Il prezzo è solo una delle leve da utilizzare in un’attività commerciale, così come è possibile dare consigli/fare consulenza anche quando il cliente non la richiede. Anzi, a dirla tutta, è proprio in questo caso che si può ottenere il famoso “wow effect”, che apre le porte della “reale” fidelizzazione.
La consulenza in farmacia
Gestire le relazioni con il cliente
Inutile indignarsi per le provocazioni degli e-commerce nelle loro sponsorizzate. La cosa più utile è chiedersi dove si può migliorare e guardare alle aree di miglioramento una grande opportunità.Anna Maria Grippa – Head of Marketing, Pquattro
L’importanza della formazione per i farmacisti
Come si può cambiare questa situazione? Per cambiarla c’è bisogno di una cosa importantissima: formazione, tanta formazione che coinvolga sia i farmacisti che lavorano al banco sia i titolari/direttori e che riguarda i seguenti temi:
- i bisogni dei clienti
- la gestione della relazione con il cliente
- i prodotti/servizi in assortimento
- la gestione del personale.
Per concludere, non basta solo “adirarsi o indignarsi” dinanzi al messaggio veicolato dalla sponsorizzata dell’audace e-commerce. L’unica cosa utile da fare è chiedersi “dove posso migliorare?” e in tutta onestà, l’area di miglioramento del canale farmacia è davvero molto ampia e questo non può che essere una grande opportunità.