Le etichette elettroniche sono un efficace strumento per comunicare i prezzi dei prodotti in esposizione, in luogo dell’etichetta sul prodotto o inserita nei profili porta prezzo agganciati ai ripiani, soggetti ad aggiornamento manuale.
È importante evidenziare che, poiché “danno voce” a come vengono gestiti i prezzi e l’esposizione, ne mettono in risalto le eventuali “imperfezioni”, che purtroppo sono molto diffuse.
I casi a cui fare attenzione
Uno dei casi che più frequentemente rileviamo è quello in cui tutte le etichette segnalano un’offerta. La situazione peggiora se queste promozioni non hanno scadenza. Il “tutto è in offerta” finisce con l’annientare l’effetto della promozione, che non va mai dimenticato, è quello di vendere di più.
Un altro caso frequente è quello di trovare sui ripiani tante etichette appiccicate l’una all’altra perché la farmacia non ha fatto una “selezione” dei prodotti da esporre e non usa la principale tecnica espositiva che è il “facing”. Non bisogna dimenticare che quello che esponiamo è un sottoinsieme di quello che vendiamo. L’effetto visivo è davvero sgradevole e in questo caso l’etichetta contribuisce ad allontanare il cliente dall’esposizione.
L’altro caso, quasi opposto al precedente, è quello in cui la presenza dell’etichetta induce a distanziare i prodotti tra loro, forse pensando che il cliente potrebbe non associare facilmente il prodotto all’etichetta. L’effetto è una esposizione a “dente di bambino”, cioè, con dei vuoti tra un prodotto e l’altro, che crea nel cliente allontanamento, peggiorando la situazione “ante etichette elettroniche”.
Comprendere il ruolo dell’etichetta elettronica
La riflessione da fare è la seguente: l’etichetta elettronica è l’ultimo step di un processo di gestione dell’assortimento, dei prezzi e dell’esposizione, che va necessariamente ottimizzato prima di arrivare al” vestito”. Altrimenti corriamo il rischio di indossare un vestito che mette in evidenza i nostri difetti fisici invece di valorizzarne i pregi.
Il comportamento del cliente è la migliore guida per capire se un’esposizione è efficace e in grado di attirare l’attenzione.Anna Maria Grippa – Head of Marketing, Pquattro